
PALERMO – In tanti nelle ultime settimane si interrogano su quale e come sarà il lavoro dopo l’emergenza del Covid-19. Il mercato è pronto a cambiare rafforzando la richiesta di tecnologia ma è possibile immaginare che mestieri come quelli connessi alla ristorazione o quelli legati all’estetica possano conoscere una stagione di crisi? Crederlo è davvero difficile, i ristoranti a poco a poco si tornano a ripopolare e la stagione turistica in Sicilia potrebbe essere un’occasione per il rilancio economico dell’Isola.
Così, è quanto mai vera, una recente analisi del mercato del lavoro della Cgia di Mestre. Nello studio dell’associazione degli artigiani mostra un dato incredibile: a Palermo mancano cuochi e camerieri formati. Infatti fra le ragioni che spingono le aziende a non assumere i candidati c’è spesso la mancanza di un’adeguata preparazione.
I programmi televisivi sulla cucina rendono tutti più esigenti e così, specie nelle città turistiche, come il capoluogo, c’è bisogno di professionisti che però non si trovano. Per questo la scuola Ted Formazione, sempre attenta alla richiesta di lavoratori del mercato, da mesi all’interno dei propri corsi Iefp (i percorsi formativi post scuola media alternativi alla scuola tradizionale), ha avviato un percorso di rafforzamento dei laboratori di ristorazione.
“Il virus – spiega il direttore della scuola Toni Marfia – ci ha costretti al fermo ma stiamo già lavorando per accogliere in sicurezza gli alunni il prossimo anno. In questi mesi di didattica a distanza abbiamo privilegiato la teoria ma adesso non vediamo l’ora di riportare i nostri ragazzi nelle nostre cucine e nei nostri laboratori. Uno studio pratico della professione è infatti il segreto della nostra offerta formativa”. Per farlo la scuola ricorre alle più moderne cucine e mette a disposizione degli alunni tutti gli strumenti per sperimentare ogni tipo di preparazione.
Secondo Marfia però, il fatto che gli aspiranti cuochi o camerieri risultino non adeguatamente formati è il risultato del tentativo di trovare lavoro in un settore per cui non si è studiato. “Non ci si improvvisa cuochi o camerieri. – afferma il direttore della scuola Ted che poi continua: – L’adeguata formazione è decisiva. Sarebbe importante riuscire a formare gli adulti con corsi di formazione ad hoc. Senza dubbio, però, è importante che i ragazzi sappiano fare fin dalla terza media la scelta giusta e in fondo – chiude Toni Marfia – fino a fine luglio è possibile scegliere di seguire un corso Iefp, un corso che dopo quattro anni ti offre a un mercato del lavoro che, come vediamo, aspetta a braccia aperte i diplomati in ristorazione”.